Ristorante "Il Centro" di Priocca
Il Centro
La storia di un’osteria autentica in cui si uniscono territorialità, genuinità e socialità.
È una tiepida notte del ‘56 quando Pierin Cordero sente bussare alla porta di casa. Apre con un po’ di titubanza e si trova di fronte due personaggi noti, che senza troppi indugi lo invitano a comprare il Centro di Priocca.
Pierin era il personaggio che i due mediatori avevano individuato come il più idoneo per dare continuità all’epopea di un ristorante che da oltre cento anni proponeva nel Roero una delle migliori cucine del territorio. Erano certi che Pierin sapeva il fatto suo in cucina, perché aveva una lunga esperienza maturata come aiuto cuoco di un ristorante molto in voga ad Alassio. Non che il prezzo fosse del tutto abbordabile, ma allora a fare la differenza in un locale erano i biliardi, i mazzi di carte e le stufe a segatura… tutti elementi che erano sintomo di assidua e forte frequentazione. Due milioni di lire nel ‘56 erano soldi, ma di buon mattino l’affare è fatto. Pierin Cordero, con la moglie Rita, si rimbocca subito le maniche per cominciare a delineare un nuovo percorso.

I sacrifici, nella storia della gente del Roero, non hanno prezzo e non si misurano con il tempo. Enrico allora aveva 4 anni, ma ricorda che la nonna portò in cucina conoscenza ed esperienza. Nonna Lidia era di quelle donne che arrivavano dalla gavetta di casa e il suo rodaggio lo aveva fatto attingendo allo straordinario compendio della cultura gastronomica popolare, in grado di trasformare una risorsa povera in piatti di eccellenza. Attorno a lei si costruiscono le fondamenta del mito gastronomico del Centro di Priocca ed è con lei che i muri del locale diventano proprietà della famiglia Cordero nel volgere di pochi anni.
Lidia trasmette la sua energica vitalità e la sua padronanza nell’esecuzione dei piatti a Rita Brignolo, moglie di Pierin, divenuto nel frattempo sulla bocca dei paesani e della gente dei paesi vicini “Pierin del Centro”.
Rita si mette dietro i fornelli tenendo ben salde le redini della cucina, soprattutto quando improvvisamente Pierin, nel ‘70, viene a mancare. A lei va dato il merito di non essersi fatta contaminare dalla moda imperante di servire in grandi piatti porzioni invisibili disposte con coreografie di salse e fiori, continuando invece a preparare i suoi aerei tajarin, il suo fritto misto, la sua finanziera. Rita ripete la cucina di Lidia, concreta e fatta di piatti cucinati come si deve e con l’anima. Il Centro è un’osteria autentica dove si sposano territorialità, genuinità e socialità e, grazie a Rita, si consacra luogo di riferimento della buona cucina di territorio.

Nel 1983 arriva al ristorante Elide Mollo, nuora di Rita, che con grande passione ed umiltà riesce in breve tempo a conferire alla cucina la propria impronta personale, pur nel rispetto della tradizione. Proprio grazie alla sua capacità di far evolvere con grazia e misura i sapori autentici del territorio traghettandoli verso un gusto più contemporaneo, Elide ben presto inizia a ricevere riconoscimenti dall’affezionata clientela e dalla critica, affermandosi tra le poche donne chef in Piemonte.
Dal 2016 è affiancata da Joan Marc Espadas, giovane cuoco spagnolo con grandi esperienze internazionali e una vibrante passione per la cucina piemontese, che al Centro ha sposato il progetto di recuperare le antiche ricette della tradizione, reinterpretandole nella tecnica.
